(AGIELLE) – Venezia – L’Ufficio Stampa della Giunta regionale, in materia di autorizzazione allo scarico del collettore “Arica”, precisa quanto segue: La Regione aveva recentemente rinnovato l’autorizzazione allo scarico del collettore consortile ARICA, che raccoglie gli scarichi depurati dei cinque impianti di depurazione pubblici di Arzignano, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Trissino e Lonigo, imponendo un significativo percorso di riduzione dei carichi inquinanti, con particolare attenzione ai composti perfluoroalchilici, più noti come PFAS, fino a condurli ai limiti delle acque potabili. Il Ministero dell’Ambiente ha però voluto imporre alla Regione la immediata applicazione dei valori limite proposti dall’Istituto Superiore di Sanità (validi per acque potabili) per gli scarichi contenenti residui di PFAS. Anche la Regione aveva previsto di raggiungere gli stessi limiti, nel tempo più breve possibile consentito dalle migliori tecnologie disponibili (MTD), con un percorso che tenesse conto della necessità fisica di adeguamento degli impianti di depurazione e produttivi, considerata la palese impossibilità pratica di raggiungere lo stesso risultato da un giorno all’altro. Il tutto a seguito di una approfondita analisi tecnica e normativa. Con il proprio intervento, il Ministero, esercitando la propria competenza e seguendo un percorso più restrittivo rispetto alla normativa vigente ha individuato la priorità da perseguire, i tempi di applicazione ed infine il percorso amministrativo, messo a carico alla Regione. La Regione non può che adeguarsi alla perentoria imposizione dello Stato, procedendo a modificare in tal senso l’autorizzazione. (newsagielle.it)