Pfas, Zanoni (Pd): «cos’ha fatto Zaia?»

«Finalmente ho potuto leggere il documento dell’Istituto Superiore di Sanità dall’oggetto “Risultati analitici dei controlli sulle sostanze perfluorate su alimenti” del 19 febbraio, indirizzato alla Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione». La notizia viene dal consigliere Andrea Zanoni (Pd) che ha spiegato come tale rapporto «analizza la situazione della contaminazione della catena alimentare da sostanze perfluoroalchiliche nelle province di Vicenza, Verona e Padova. Dal rapporto si legge che i risultati delle analisi indicano situazioni di “potenziale criticità considerando i livelli di consumo alimentari regionali ed i parametri tossicologici (TDI) definiti da EFSA”. Le concentrazioni di PFOS – continua Zanoni – “costituiscono un potenziale rischio di assunzione alimentare oltre al valore guida per esposizioni croniche in quei gruppi di persone che abitualmente si cibano di risorsa ittica proveniente da corsi d’acqua e bacini’ e ciò viene detto anche per le uova. In conclusione la contaminazione “indica la rilevanza di misure di prevenzione primaria efficaci ai fini di ridurre le esposizioni alimentari nel breve e nel lungo periodo”».
Zanoni, vista la situazione allarmante dipinta dall’Iss, pone «due domande secche alla Giunta: 1) sono state adottate pratiche agronomiche e zootecniche volte a ridurre il trasferimento della contaminazione dei comparti ambientali a quelli agro-zootecnici? 2) sono state adottate misure di prevenzione primaria efficaci ai fini di ridurre le esposizioni alimentari nel breve e nel lungo periodo? Mi auguro – conclude il consigliere piddino – che queste e a tante altre domande trovino risposta almeno nel Consiglio Straordinario che abbiamo chiesto per martedì 22 marzo, se poi arrivano prima sarebbe ancor meglio».