Pfas, M5S finanzia il ricorso di Medicina Democratica contro l’aumento delle soglie
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Pfas, M5S finanzia il ricorso di Medicina Democratica contro l’aumento delle soglie
Di Redazione VicenzaPiù | oggi alle 16:28 | 0 commenti
Movimento 5 Stelle Veneto
Il 7 dicembre 2015, insieme a Medicina Democratica, il Movimento 5Stelle ha presentato il ricorso al Presidente della Repubblica contro l’Istituto Superiore di Sanità e la Regione Veneto per contrastare l’aumento dei limiti di alcuni composti PFAS a 4 atomi. Il ricorso è stato finanziato con la restituzione di parte degli stipendi dei consiglieri regionali M5S.
Il 7 dicembre 2015, insieme a Medicina Democratica, il Movimento 5Stelle ha presentato il ricorso al Presidente della Repubblica contro l’Istituto Superiore di Sanità e la Regione Veneto per contrastare l’aumento dei limiti di alcuni composti PFAS a 4 atomi. Il ricorso è stato finanziato con la restituzione di parte degli stipendi dei consiglieri regionali M5S.
“La Regione Veneto non ha atteso molto per recepire l’aumento dei limiti per i Pfba e Pfbs, quindi seguirà a breve anche un ricorso al TAR – spiegano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – la scadenza per il ricorso al Presidente della Repubblica era il 9 dicembre 2015 e siamo riusciti insieme ai promotori a presentarlo entro i termini di legge”.
Con questo ricorso si bloccano tutte le azioni della Regione e dei comuni che tengono conto dei nuovi limiti fino a quando il Consiglio di Stato non si esprimerà. Ciò significa che Regione e Comuni veneti dovranno applicare i precedenti limiti, che sono notevolmente inferiori ai nuovi (500ng/litro contro i 1500 ng/litro per i Pfas a 4 atomi).
“Ricordiamo che in Italia abbiamo i limiti più alti d’Europa per i composti Pfas, pur conoscendo quanto accaduto in New Jersey col caso Dupont – continuano i consiglieri – come sempre la storia e l’esperienza degli altri non ci insegnano niente?”.
“Stranamente sono stati innalzati i soli limiti di 2 composti a 4 atomi che ora produce la Miteni Spa di Trissino. Una casualità? – chiedono gli esponenti del Movimento in consiglio regionale – Sulla base di quale studi l’ISS ha alzato questi limiti? Sulla base di quali prove? E il principio di precauzione dov’è finito? Ricordiamo che siamo in emergenza sanitaria e ambientale (350.000 veneti coinvolti, 3 province e più di 50 Comuni) e sicuramente la soluzione non è certo alzare i limiti!”.
“Le altre forze politiche dove sono e dove sono state finora? Perché nessun partito politico ha appoggiato e finanziato il ricorso di Medicina Democratica? – è il commento finale – Che senso ha sbraitare sui giornali senza fare azioni concrete? Noi agiamo, agli altri lasciamo le chiacchiere”.