Rubrica pillole di Pfas: Aziende che usano acqua contaminata dalla Miteni
Rubrica pillole di Pfas:Riepiloghiamo: Nardone insiste a dichiarare, grazie agli “scoop” di qualche organizzazzione ambientalista, e alle sentenze di qualche tribunale che i Pfas sono ovunque, e quindi l’inquinamento delle falde e della acque potabili non è imputabile alla sola Miteni. Ripetiamo i numeri da fonte Arpav mai contestati da Miteni:96% Miteni. Facciamo parlare IL ragioniere Mondardo Presidente di Arica. Il Giornale di vicenza del 3/04/2016 articolo a firma di Cristina Giacomuzzo; titolo:” ALCUNE AZIENDE PESCANO DA POZZI GIA CONTAMINATI”. Ecco il passaggio dove Mondardo replica alla dirigenza Miteni:”Mondardo infine smonta la difesa di Miteni che nei giorni scorsi rinviava la responsabilità dei reflui contaminati ad altre ditte che scaricano nei depuratori Arica:” è possibile che altri depuratori oltre a quello di Trissino siano presenti vecchi Pfas perchè le aziende per i processi di lavorazione pescano da falde inquinate da tempo. Sarà necessario procedere a una mappatura dei pozzi per evitare l’uso o imporre alle ditte di trattare le acque prima dello scarico”. se tutto ciò non è sufficiente, per chiudere la diatriba che l’inquinamento da Pfas è imputabile alla Miteni per il 96%; vi invitiamo a rileggervi e sottolineare le parti riferite a come si è propagato l’inquinamento nel tubone Arica; l’audizone dei ricercatori del Cnr- Irsa, alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Forse capirete che queste diatribe e linee difensive lasciano il tempo che trovano:http://documenti.camera.it/…/leg.17.stencomm.data20160525.U…: Dottor Nardone se proprio vuole trovare il capro espiatorio sull’inquinamento in zona da Pfas alle concerie o altre industrie della zona ( galvaniche), indica una riunione in Confindustria a Vicenza e fornisca i dati dei Pfas prodotti dalla Miteni e venduti alle industrie della zona da lei citate. Da quei dati se li fornirà si capira se quel 96% imputabile alla Miteni cala.