Report riunione Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Roma, 21 Dicembre 2014
Report riunione Coordinamento Nazionale
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Roma, 21 Dicembre 2014
Presenze: Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Coordinamento Ligure dei Movimenti per l’Acqua, Comitato Acqua Pubblica Lecco, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Roma XII Beni Comuni, Comitato Acqua Pubblica Sulmona, Comitato Acqua Pubblica Ferrara, LOA Acrobax, Comitato Acqua Pubblica Viterbo, Campagna Stop TTIP, Coordinamento Regionale Campano per la Gestione pubblica dell’Acqua, Abruzzo Social Forum, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, Attac Italia, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Movimento 5 Stelle Roma, Comitato Acqua Pubblica Molise, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
O.d.G
Domenica 21 Dicembre (ore 11.00 – 17.00)
punto della situazione e valutazione delle iniziative di contrasto ai nuovi processi di privatizzazione;
punto della situazione e definizione dei percorsi di medio-lungo termine (campagna costituzionalizzazione, scuola dei beni comuni, osservatorio popolare etc etc);
stato dell’arte delle risorse economiche, campagna di autofinanziamento e discussione della proposta di rimodulazione della distribuzione dei fondi;
stato dell’arte della mobilitazione internazionale (manifestazione a Bruxelles della Rete Europea);
varie ed eventuali.
L’assemblea ha preso avvio con un’introduzione in cui è stato effettuato un report delle iniziative e mobilitazioni svolte in contrasto ai provvedimenti, decreto Sblocca Italia e legge di stabilità, tramite i quali il Governo intende rilanciare i processi di privatizzazione. E’ stato evidenziato come, soprattutto nell’arco degli ultimi due mesi, ne siano state organizzate diverse seppur con una distribuzione a macchia di leopardo. Inoltre è stato segnalato come la petizione on line abbia raggiunto un buon numero di firme superando ampiamente le 10.000.
Si è condivisa l’opportunità di proseguire nell’organizzazione di iniziative che abbiano al centro la questione dei processi di privatizzazione.
La discussione ha, poi, portato ad approfondire ulteriormente il percorso di mobilitazione identificando tre filoni tematici che hanno contraddistinto le diverse iniziative:
questioni ambientali – decreto Sblocca Italia
privatizzazioni – multiutilities – legge di stabilità
diritto all’acqua – distacchi – tariffe
Questi tre punti sono stati riconosciuti come unificanti delle tante azioni e iniziative in cui il movimento per l’acqua è coinvolto e in tanti casi in prima fila nella promozione, oltre al fatto che permettono connessioni dirette con altre realtà sociali e movimenti.
In tale contesto gli Enti Locali sono stati individuati quali elementi centrali in quanto da una parte esautorati rispetto alle scelte fondamentali di programmazione del territorio e dall’altra ricattati rispetto alla vendita dei beni comuni. Soprattutto per quanto riguarda i processi di aggregazione tra aziende e disimissione delle quote l’impianto legislativo è stato costruito un meccanismo sottile e subdolo attraverso il quale scaricare completamente la responsabilità delle scelte sugli Enti Locali stessi.
Diversi interventi, inoltre, hanno sottolineato come in alcuni casi gli amministratori abbiano abdicato dal ruolo di pianificazione, programmazione e gestione dei servizi pubblici essenziali trasformando gli Enti Locali da presidi di democrazia di prossimità in istituzioni volte alla piena attuazione dei vincoli monetari.
Per tutte queste ragioni si è convenuto che vada promossa un’iniziativa specifica sugli Enti Locali con una due giorni di mobilitazione nazionale fissati per giovedì 12 e venerdì 13 febbraio in cui si reclami attraverso tutte le forme d’iniziativa possibile (presidi, occupazione etc etc) un consiglio comunale aperto sui tre filoni tematici segnalati in precedenza sulla base delle sensibilità e vertenze presenti sui territori.
Più in generale laddove verranno avviati processi di aggregazione e privatizzazione si è condiviso di costruire delle forti mobilitazioni territoriali di contrasto anche in sinergia con altre realtà che si battono a difesa dei beni comuni pur sempre in una cornice di coordinamento nazionale.
Affrontando la questione delle multiutilities è stata riportata la posizione della CGIL Emilia Romagna che sostanzialmente esprime un parere favorevole ai processi di aggregazione e stigmatizza quello di ripubblicizzazione di Reggio Emilia. Per cui si è condivisa la necessità di richiedere un incontro alla CGIL e alla FP CGIL al fine di verificare quale sia la loro posizione.
E’ stato fatto presente come in diversi territori sia sempre più diffusa da parte dei gestori la pratica dei distacchi e come di fronte ciò i comitati si siano attivati con campagne e iniziative volte a denunciare tale pratica. Si è condiviso come queste azioni, a partire da quella dei GAP (Gruppi di Allaccio Popolare) sulla città di Roma, siano elementi di valore per la battaglia dell’acqua e come sia auspicabile una loro diffusione laddove ve ne siano le condizioni, ovvero in quei territori in cui i distacchi stiano divenendo sempre più frequenti.
Per quanto concerne le firme raccolte a sostegno della petizione si è convenuto di consegnarle nella prima metà di gennaio facendo richiesta d’incontro alla presidente della Camera, L. Boldrini.
Si è anche convenuto con la posizione espressa dall’assemblea dell’intergruppo parlamentare, ovvero sulla necessità che la legge d’iniziativa popolare, depositata dall’intergruppo a marzo scorso, sia calendarizzata in Commissione Ambiente e avvii così il suo iter di discussione alla Camera.
Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero i percorsi di medio-lungo termine si riporta di seguito quanto condiviso:
Campagna di costituzionalizzazione del diritto all’acqua e dei diritti della natura – E’ stato fatto un report della diffusione del questionario da cui è emerso che è stato compilato da circa un’ottantina di attivisti i quali in larghissima parte fanno riferimento a territori del centro nord. Pertanto si è deciso di rilanciare l’invito a compilarlo facendo un appello particolare ai comitati del centro sud affinchè lo diffondano ai propri attivisti così da avere un quadro maggiormente esaustivo e rappresentativo dell’intero territorio nazionale. Successivamente si farà un lavoro rielaborazione dei contributi pervenuti al fine di costruire un articolato di modifica costituzionale che verrà sottoposto ai giuristi vicini al movimento per l’acqua;
Scuola dei beni comuni – Si è condivisa ancora una volta l’importanza di tale percorso e che debba essere costruito sulla base delle sensibilità ed esigenze locali ma con un filo conduttore nazionale. Per definire nel dettaglio il progetto, oltre alla tempistica, si è convenuta l’opportunità di dare vita ad uno specifico gruppo di lavoro;
Osservatorio Popolare sull’Acqua e i Beni Comuni – E’ stato riportato il buon risultato dell’iniziativa svolta il giorno prima sul tema della finanziarizzazione dell’acqua. Tale iniziativa s’inserisce all’interno di un percorso che prevederà un’iniziativa a Milano sull’EXPO per febbraio e un’altra succesivamente a Napoli sul tema dei rifiuti. Inoltre è stato segnalato che il 13 gennaio si costituirà formalmente l’Osservatorio come associazione per cui diviene necessario definire la persona delegata a rappresentare il movimento per l’acqua che entrerà a far parte dell’Osservatorio mediante l’Associazione Acqua Bene Comune Onlus. Su questa base è stata avanzata la proposta che tale persona sia una tra quelle che hanno seguito finora il percorso e che per semplicità organizzativa e burocratica sia identificata all’interno di quelle che fanno già parte dell’Ass. ABC Onlus. Poi è stato presentato il progetto di stesura di un dossier sulle multiutilities quale obiettivo prioritario del lavoro del prossimo anno. Su tale progetto si è convenuto di definire un coordinatore nazionale e dei referenti per ciascuna multiutility. In ultimo è stato riportata la situazione economica dell’Osservatorio stesso che risulta essere di una certa difficoltà visto che i fondi a disposizione per il prossimo anno potranno contare su un contributo della FP CGIL di 5.000 € che verranno versati a breve e ad ulteriori 5.000 € derivanti dal finanziamento di un progetto presentato dalla FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane) proprio sull’Osservatorio. Allo stato attuale ci si è dati l’impegno di coinvolgere maggiormente tutte le realtà aderenti in modo da superare questa situazione d’impasse.
In generale la discussione ha portato a condividere la necessità di ricostruire, a partire dalla prossima primavera, un’iniziativa a carattere generale e unitario che allo stato attuale potenzialmente appare essere l’affiancamento alla campagna sulla costituzionalizzazione di una seconda sulle forme della democrazia.
E’ stato poi affrontato il tema relativo allo stato dell’arte delle risorse economiche. In merito è stato evidenziato come rispetto al piano triennale (2012-2014) di utilizzo dei fondi, che avrebbe dovuto esaurirsi alla fine del 2014, è emerso invece un residuo di circa 85.000 euro. Da un’analisi approfondita dei dati è emerso come tale residuo risulti quale sommatoria di alcune voci di spesa che, in fase di preventivo, sono state sovrastimate rispetto alla spesa realmente effettuata e dell’attenzione avuta nella spesa stessa.
E’ stato presentato il rendiconto complessivo del piano triennale, oltre al piano finanziario 2014-2015, e come condiviso alla scorsa riunione del coordinamento nazionale è stata avanzata una proposta di utilizzo per il 2015 della somma residua, suddivisa per le varie attività portate avanti in questi 3 anni e calibrata sulla media dei fondi spesi per ogni attività (In allegato). Principio ispiratore di tale proposta, quindi, è quello di mantenere anche per il 2015 lo stesso ordine di grandezza di spesa sostenuta nel corso del 2014 per ciascuna voce. Unica voce che verrà ridotta fortemente è quella per gli oneri di supporto generale e quindi anche la segreteria operativa il cui budget è stato definito per coprire una persona full time e una part time. Su quest’ultimo si convenuto di valutare successivamente l’opportunità di svolgerne uno unico su 12 mesi, due su 6 mesi o qualche altro tipo di soluzione idonea alle necessità delle attività del movimento per l’acqua.
E’ stato anche condiviso che non vengano erogate le seconde tranches verso quelle regioni, ovvero Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Puglia e Valle D’Aosta, che a distanza di circa due anni dallo stanziamento della prima tranche di fatto non hanno utilizzato tali fondi ma che le uniche spese sui conti regionali siano state quelle legate alle commissioni bancarie.
E’ stata quindi condivisa la proposta di utilizzo dei fondi per il 2015 che permette di avere una disponiblità di circa 85.000 euro.
E’ stato sottolineato che il prossimo anno sarà l’ultimo in cui sarà possibile avere a disposizione un fondo nazionale così cospicuo pertanto diviene necessario dare vita ad una campagna di autofinanziamento diffuso che sostenga tanto e attività nazionali quanto quelle territoriali.
Inoltre si è convenuto sull’opportunità di fare una verifica a giugno del 2015 in modo da capire se ci sono delle voci in sofferenza ed eventualmente ridistribuire i fondi in modo da giungere al termine dell’anno con la stessa capacità di sostegno economico e di attività.
In ultimo è stato segnalato che al Servizio Civile Internazionale è stato approvato un progetto europeo secondo la linea di finanziamento “Erasmus Plus”, in cui l’Ass. ABC Onlus figura quale partner, riguardante il rafforzamento e l’implementazione delle forme di democrazia partecipativa nella gestione dell’acqua in diversi paesi tra cui Uruguay, Grecia, Spagna e Mauritius.
E’ stato svolto anche un aggiornamento sul percorso di mobilitazione di carattere europeo con particolare riguardo all’iniziativa in programma a Bruxelles.
L’idea, emersa nell’ultimo incontro europeo di agosto svolto a Parigi, è quella di costruire la prima mobilitazione europea sotto il Parlamento europeo, per dare visibilità alla battaglia per l’acqua e fare pressione sulla Commissione perchè si riapra la discussione iniziata con l’Iniziativa dei Cittadini Europei. Inoltre, questa potrà essere un’ottima occasione per aprire una dialogo con il Parlamento e i parlamentari europei che hanno iniziato a lavorare sui beni comuni. Le date del 22-23-24 marzo sembrano, allo stato attuale, essere quelle più probabili per lo svolgimento di tale iniziativa soprattutto perchè cadono in corrispondenza della Giornata Mondiale dell’Acqua.
E’ stata condivisa l’importanza di questa mobilitazione e di conseguenza la necessità d’iniziare fin da subito a diffondere la notizia e organizzare una larga partecipazione. In conclusione è apparso chiaro che questa inizaitva comporterà uno grande sforzo, ma che è anche vero che i movimenti nei diversi paesi europei sono cresciuti e quindi al momento appare possibile affrontare la governance europea per costruire un piano di lotta contro le privatizzazioni e per garantire il diritto all’acqua.
In ultimo si è convenuto sull’opportunità di partecipare come movimento per l’acqua alle due seguenti assemblee pubbliche:
Milano 17/01 – Assemblea nazionale verso un 1° maggio No Expo
Certosa di Padula (SA) 18/01 – Assemblea delle realtà del centro sud contro lo Sblocca Italia
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Paolo Carsetti
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 – 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org – www.obbedienzacivile.it
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Roma, 21 Dicembre 2014
Presenze: Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Coordinamento Ligure dei Movimenti per l’Acqua, Comitato Acqua Pubblica Lecco, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Roma XII Beni Comuni, Comitato Acqua Pubblica Sulmona, Comitato Acqua Pubblica Ferrara, LOA Acrobax, Comitato Acqua Pubblica Viterbo, Campagna Stop TTIP, Coordinamento Regionale Campano per la Gestione pubblica dell’Acqua, Abruzzo Social Forum, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, Attac Italia, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Movimento 5 Stelle Roma, Comitato Acqua Pubblica Molise, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
O.d.G
Domenica 21 Dicembre (ore 11.00 – 17.00)
punto della situazione e valutazione delle iniziative di contrasto ai nuovi processi di privatizzazione;
punto della situazione e definizione dei percorsi di medio-lungo termine (campagna costituzionalizzazione, scuola dei beni comuni, osservatorio popolare etc etc);
stato dell’arte delle risorse economiche, campagna di autofinanziamento e discussione della proposta di rimodulazione della distribuzione dei fondi;
stato dell’arte della mobilitazione internazionale (manifestazione a Bruxelles della Rete Europea);
varie ed eventuali.
L’assemblea ha preso avvio con un’introduzione in cui è stato effettuato un report delle iniziative e mobilitazioni svolte in contrasto ai provvedimenti, decreto Sblocca Italia e legge di stabilità, tramite i quali il Governo intende rilanciare i processi di privatizzazione. E’ stato evidenziato come, soprattutto nell’arco degli ultimi due mesi, ne siano state organizzate diverse seppur con una distribuzione a macchia di leopardo. Inoltre è stato segnalato come la petizione on line abbia raggiunto un buon numero di firme superando ampiamente le 10.000.
Si è condivisa l’opportunità di proseguire nell’organizzazione di iniziative che abbiano al centro la questione dei processi di privatizzazione.
La discussione ha, poi, portato ad approfondire ulteriormente il percorso di mobilitazione identificando tre filoni tematici che hanno contraddistinto le diverse iniziative:
questioni ambientali – decreto Sblocca Italia
privatizzazioni – multiutilities – legge di stabilità
diritto all’acqua – distacchi – tariffe
Questi tre punti sono stati riconosciuti come unificanti delle tante azioni e iniziative in cui il movimento per l’acqua è coinvolto e in tanti casi in prima fila nella promozione, oltre al fatto che permettono connessioni dirette con altre realtà sociali e movimenti.
In tale contesto gli Enti Locali sono stati individuati quali elementi centrali in quanto da una parte esautorati rispetto alle scelte fondamentali di programmazione del territorio e dall’altra ricattati rispetto alla vendita dei beni comuni. Soprattutto per quanto riguarda i processi di aggregazione tra aziende e disimissione delle quote l’impianto legislativo è stato costruito un meccanismo sottile e subdolo attraverso il quale scaricare completamente la responsabilità delle scelte sugli Enti Locali stessi.
Diversi interventi, inoltre, hanno sottolineato come in alcuni casi gli amministratori abbiano abdicato dal ruolo di pianificazione, programmazione e gestione dei servizi pubblici essenziali trasformando gli Enti Locali da presidi di democrazia di prossimità in istituzioni volte alla piena attuazione dei vincoli monetari.
Per tutte queste ragioni si è convenuto che vada promossa un’iniziativa specifica sugli Enti Locali con una due giorni di mobilitazione nazionale fissati per giovedì 12 e venerdì 13 febbraio in cui si reclami attraverso tutte le forme d’iniziativa possibile (presidi, occupazione etc etc) un consiglio comunale aperto sui tre filoni tematici segnalati in precedenza sulla base delle sensibilità e vertenze presenti sui territori.
Più in generale laddove verranno avviati processi di aggregazione e privatizzazione si è condiviso di costruire delle forti mobilitazioni territoriali di contrasto anche in sinergia con altre realtà che si battono a difesa dei beni comuni pur sempre in una cornice di coordinamento nazionale.
Affrontando la questione delle multiutilities è stata riportata la posizione della CGIL Emilia Romagna che sostanzialmente esprime un parere favorevole ai processi di aggregazione e stigmatizza quello di ripubblicizzazione di Reggio Emilia. Per cui si è condivisa la necessità di richiedere un incontro alla CGIL e alla FP CGIL al fine di verificare quale sia la loro posizione.
E’ stato fatto presente come in diversi territori sia sempre più diffusa da parte dei gestori la pratica dei distacchi e come di fronte ciò i comitati si siano attivati con campagne e iniziative volte a denunciare tale pratica. Si è condiviso come queste azioni, a partire da quella dei GAP (Gruppi di Allaccio Popolare) sulla città di Roma, siano elementi di valore per la battaglia dell’acqua e come sia auspicabile una loro diffusione laddove ve ne siano le condizioni, ovvero in quei territori in cui i distacchi stiano divenendo sempre più frequenti.
Per quanto concerne le firme raccolte a sostegno della petizione si è convenuto di consegnarle nella prima metà di gennaio facendo richiesta d’incontro alla presidente della Camera, L. Boldrini.
Si è anche convenuto con la posizione espressa dall’assemblea dell’intergruppo parlamentare, ovvero sulla necessità che la legge d’iniziativa popolare, depositata dall’intergruppo a marzo scorso, sia calendarizzata in Commissione Ambiente e avvii così il suo iter di discussione alla Camera.
Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero i percorsi di medio-lungo termine si riporta di seguito quanto condiviso:
Campagna di costituzionalizzazione del diritto all’acqua e dei diritti della natura – E’ stato fatto un report della diffusione del questionario da cui è emerso che è stato compilato da circa un’ottantina di attivisti i quali in larghissima parte fanno riferimento a territori del centro nord. Pertanto si è deciso di rilanciare l’invito a compilarlo facendo un appello particolare ai comitati del centro sud affinchè lo diffondano ai propri attivisti così da avere un quadro maggiormente esaustivo e rappresentativo dell’intero territorio nazionale. Successivamente si farà un lavoro rielaborazione dei contributi pervenuti al fine di costruire un articolato di modifica costituzionale che verrà sottoposto ai giuristi vicini al movimento per l’acqua;
Scuola dei beni comuni – Si è condivisa ancora una volta l’importanza di tale percorso e che debba essere costruito sulla base delle sensibilità ed esigenze locali ma con un filo conduttore nazionale. Per definire nel dettaglio il progetto, oltre alla tempistica, si è convenuta l’opportunità di dare vita ad uno specifico gruppo di lavoro;
Osservatorio Popolare sull’Acqua e i Beni Comuni – E’ stato riportato il buon risultato dell’iniziativa svolta il giorno prima sul tema della finanziarizzazione dell’acqua. Tale iniziativa s’inserisce all’interno di un percorso che prevederà un’iniziativa a Milano sull’EXPO per febbraio e un’altra succesivamente a Napoli sul tema dei rifiuti. Inoltre è stato segnalato che il 13 gennaio si costituirà formalmente l’Osservatorio come associazione per cui diviene necessario definire la persona delegata a rappresentare il movimento per l’acqua che entrerà a far parte dell’Osservatorio mediante l’Associazione Acqua Bene Comune Onlus. Su questa base è stata avanzata la proposta che tale persona sia una tra quelle che hanno seguito finora il percorso e che per semplicità organizzativa e burocratica sia identificata all’interno di quelle che fanno già parte dell’Ass. ABC Onlus. Poi è stato presentato il progetto di stesura di un dossier sulle multiutilities quale obiettivo prioritario del lavoro del prossimo anno. Su tale progetto si è convenuto di definire un coordinatore nazionale e dei referenti per ciascuna multiutility. In ultimo è stato riportata la situazione economica dell’Osservatorio stesso che risulta essere di una certa difficoltà visto che i fondi a disposizione per il prossimo anno potranno contare su un contributo della FP CGIL di 5.000 € che verranno versati a breve e ad ulteriori 5.000 € derivanti dal finanziamento di un progetto presentato dalla FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane) proprio sull’Osservatorio. Allo stato attuale ci si è dati l’impegno di coinvolgere maggiormente tutte le realtà aderenti in modo da superare questa situazione d’impasse.
In generale la discussione ha portato a condividere la necessità di ricostruire, a partire dalla prossima primavera, un’iniziativa a carattere generale e unitario che allo stato attuale potenzialmente appare essere l’affiancamento alla campagna sulla costituzionalizzazione di una seconda sulle forme della democrazia.
E’ stato poi affrontato il tema relativo allo stato dell’arte delle risorse economiche. In merito è stato evidenziato come rispetto al piano triennale (2012-2014) di utilizzo dei fondi, che avrebbe dovuto esaurirsi alla fine del 2014, è emerso invece un residuo di circa 85.000 euro. Da un’analisi approfondita dei dati è emerso come tale residuo risulti quale sommatoria di alcune voci di spesa che, in fase di preventivo, sono state sovrastimate rispetto alla spesa realmente effettuata e dell’attenzione avuta nella spesa stessa.
E’ stato presentato il rendiconto complessivo del piano triennale, oltre al piano finanziario 2014-2015, e come condiviso alla scorsa riunione del coordinamento nazionale è stata avanzata una proposta di utilizzo per il 2015 della somma residua, suddivisa per le varie attività portate avanti in questi 3 anni e calibrata sulla media dei fondi spesi per ogni attività (In allegato). Principio ispiratore di tale proposta, quindi, è quello di mantenere anche per il 2015 lo stesso ordine di grandezza di spesa sostenuta nel corso del 2014 per ciascuna voce. Unica voce che verrà ridotta fortemente è quella per gli oneri di supporto generale e quindi anche la segreteria operativa il cui budget è stato definito per coprire una persona full time e una part time. Su quest’ultimo si convenuto di valutare successivamente l’opportunità di svolgerne uno unico su 12 mesi, due su 6 mesi o qualche altro tipo di soluzione idonea alle necessità delle attività del movimento per l’acqua.
E’ stato anche condiviso che non vengano erogate le seconde tranches verso quelle regioni, ovvero Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Puglia e Valle D’Aosta, che a distanza di circa due anni dallo stanziamento della prima tranche di fatto non hanno utilizzato tali fondi ma che le uniche spese sui conti regionali siano state quelle legate alle commissioni bancarie.
E’ stata quindi condivisa la proposta di utilizzo dei fondi per il 2015 che permette di avere una disponiblità di circa 85.000 euro.
E’ stato sottolineato che il prossimo anno sarà l’ultimo in cui sarà possibile avere a disposizione un fondo nazionale così cospicuo pertanto diviene necessario dare vita ad una campagna di autofinanziamento diffuso che sostenga tanto e attività nazionali quanto quelle territoriali.
Inoltre si è convenuto sull’opportunità di fare una verifica a giugno del 2015 in modo da capire se ci sono delle voci in sofferenza ed eventualmente ridistribuire i fondi in modo da giungere al termine dell’anno con la stessa capacità di sostegno economico e di attività.
In ultimo è stato segnalato che al Servizio Civile Internazionale è stato approvato un progetto europeo secondo la linea di finanziamento “Erasmus Plus”, in cui l’Ass. ABC Onlus figura quale partner, riguardante il rafforzamento e l’implementazione delle forme di democrazia partecipativa nella gestione dell’acqua in diversi paesi tra cui Uruguay, Grecia, Spagna e Mauritius.
E’ stato svolto anche un aggiornamento sul percorso di mobilitazione di carattere europeo con particolare riguardo all’iniziativa in programma a Bruxelles.
L’idea, emersa nell’ultimo incontro europeo di agosto svolto a Parigi, è quella di costruire la prima mobilitazione europea sotto il Parlamento europeo, per dare visibilità alla battaglia per l’acqua e fare pressione sulla Commissione perchè si riapra la discussione iniziata con l’Iniziativa dei Cittadini Europei. Inoltre, questa potrà essere un’ottima occasione per aprire una dialogo con il Parlamento e i parlamentari europei che hanno iniziato a lavorare sui beni comuni. Le date del 22-23-24 marzo sembrano, allo stato attuale, essere quelle più probabili per lo svolgimento di tale iniziativa soprattutto perchè cadono in corrispondenza della Giornata Mondiale dell’Acqua.
E’ stata condivisa l’importanza di questa mobilitazione e di conseguenza la necessità d’iniziare fin da subito a diffondere la notizia e organizzare una larga partecipazione. In conclusione è apparso chiaro che questa inizaitva comporterà uno grande sforzo, ma che è anche vero che i movimenti nei diversi paesi europei sono cresciuti e quindi al momento appare possibile affrontare la governance europea per costruire un piano di lotta contro le privatizzazioni e per garantire il diritto all’acqua.
In ultimo si è convenuto sull’opportunità di partecipare come movimento per l’acqua alle due seguenti assemblee pubbliche:
Milano 17/01 – Assemblea nazionale verso un 1° maggio No Expo
Certosa di Padula (SA) 18/01 – Assemblea delle realtà del centro sud contro lo Sblocca Italia
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Paolo Carsetti
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 – 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org – www.obbedienzacivile.it