Articolo uscito sul Punto di Creazzo e di Sovizzo scritto dalla nostra Marzia Albiero Gas di Creazzo , (che ringraziamo ) scritto per tutto il Coordinamento Acqua libera dai Pfas dopo il Flash Mob sulle bugie della regione di sabato scorso : Pfas: La terra delle Bugie
Nonostante la pioggia, il carnevale porta sempre un po’ di allegria. E’ sotto la pioggia battente che sabato mattina 4 febbraio si è svolto a Cologna Veneta un Flash Mob (Blitz) a cura di Legambiente Veneto e Coordinamento Acqua Libera da Pfas, proprio allo sbocco del collettore Arica nel fiume Fratta. L’evento è stato arricchito da coriandoli, canzoncine ma soprattutto striscioni ben disegnati raffiguranti i governanti della Regione Veneto travestiti da Pinocchio. Pareva quasi di assistere a pillole del Carnevale di Viareggio in cui la satira socio-politica la fa da padrone. Presenti delegazioni di Legambiente dei circoli Regionali, delegazioni di Acqua Bene Comune di Vicenza e Verona, delegazioni dei G.A.S. (gruppi di acquisto solidale) della provincia di Vicenza e Verona e giornalisti locali.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il collettore Arica raggruppa i reflui (o acque di scarico) di cinque importanti depuratori: Arzignano, Lonigo, Montecchio Maggiore, Montebello, Trissino.
Tali acque, di colore nero come la pece contenti sostanze di ogni genere ma soprattutto valori PFAS al di fuori di ogni ragionevole limite, proprio a Cologna Veneta, si gettano nel fiume Fratta e pochi metri più a sud vengono diluite con acqua pulita assumendo color violaceo. Il Fratta poi sfocia nell’ Adriatico. Peccato che queste acque vengano ancora utilizzate dagli allevatori ed agricoltori della zona per irrigare campi e allevare bestiame nel Vicentino, Veronese e Padovano.
Ma torniamo ora al clima tristemente goliardico della mattinata. Ci si chiede che fine abbiano fatto gli 80 milioni di euro che il Governo ha stanziato per il rifacimento degli acquedotti dei 21 comuni super esposti all’ inquinamento da Pfas, comuni tuttora approvvigionati con acqua inquinata attenuata solo da filtri ai carboni attivi. In questi giorni la Regione Veneto replica affermando che i fondi non sono ancora stati stanziati. Non è così! I soldi ci sono, lo afferma il sottosegretario all’ ambiente Barbara Degani e sono destinati ad allacciare i cittadini dei 21 comuni a fonti sicure.
A volte, pare impossibile, ma sembra proprio di vivere in una favola, per l’appunto Pinocchio…e assistere alla scena del povero ingenuo burattino, seppellire il tesoretto aiutato dal Gatto e la Volpe. Ma siamo fiduciosi……nel libro di Pinocchio un personaggio di spicco è sicuramente il Grillo Parlante che scuote le coscienze più pigre, anche perché, giunti a questo punto dove tutto è conclamato, non si può più perder tempo e fingere di non sapere…….e peggio ancora raccontare bugie….il rischio per il povero Pinocchio è quello di finire nella pancia della Balena! E per evitare di sentire nuovamente citazioni del tipo: “Ai cittadini dobbiamo dire che l’inquinamento appartiene al passato, perché oggi non c’è alcuna nuova produzione di pfas..” (Luca Zaia,18.01.2017) –
Gli 80 milioni che erano stati dati per assegnati dal Governo qualche tempo fa, in realtà non sono ancora stati stanziati” (Gianpalo Bottacin, 31.01.2017) –
Nulla, nemmeno il peggio, sarà nascosto o trascurato” (Luca Coletto 20.4.2016)
Non esiste un problema igienico-sanitario sui livelli di pericolosità dei Pfas negli alimenti, vista la presenza dei filtri” (Domenico Mantoan, 17.01.2017)”….nella realtà come nella fantasia, ci auguriamo l’intervento della Fata Turchina…affinché anche Pinocchio possa salvarsi e avere un cuore vero.
Marzia Albiero per il Coordinamento Acqua Libera da Pfas

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