Di Luciano Panato:
Pfas: da oggi, iniziamo la pubblicazione che avrà scadenza saltuaria di una rubrica, che denominiamo Pfas in pillolle. in tale rubrica cercheremo di confutare e porre domande in base a documenti il più possibilmente tecnico scientifici, le affermazioni dei vari soggetti che sono parte in causa nella vicenda. cominciamo dalle dichiarazioni
dell’AD dello stabilimento MITENI dottor Nardone. Il Dottor Nardone nell’intervista al Il Giornale di vicenza del 13 gennaio 2017 alla domanda: “Ritiene che la contaminazione da Pfas del territorio non sia imputabile alla Miteni?”, risponde così: ” penso che individuare la Miteni come responsabile solo perchè produce Pfas sia fuorviante”. Quindi in base a questa risposta, Dottor Nardone la linea difensiva adottata dall’azienda di cui lei è amministratore delegato è che l’inquinamento da Pfas: nel bacino idrico che interessa tre province del Veneto, non può essere addebitato solamente e principalmente alla Miteni. Eppure sia nella ricerca Cnr- Irsa che nei report Arpav la fonte per il 96% è indicata nella Miteni. Dottor Nardone Ci può fornire i dati tecnici che smentiscono questa percentuale indicata da organismi tecnici pubblici quali sono Cnr- Irsa e Arpav.