Pfas, Cappelletti (M5S): tutelare salute veneti
Pfas, Cappelletti (M5S): tutelare salute veneti
Pubblichiamo una nota del senatore del Movimento 5 Stelle, Enrico Cappelletti, sull’inquinamento da Pfas in Veneto.
Una parte del terreno del Veneto centrale è imbevuto di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene; i risultati del monitoraggio della catena alimentare, confermano che, partendo dall’acqua, anche gli alimenti di consumo quotidiano sono stati contaminati. Grazie a due anni di pressioni del M5S qualcosa si sta muovendo. Ma sono ancora molti gli interrogativi da risolvere. Ad esempio, é efficace il sistema di monitoraggio? È stato avviato uno screening sanitario sulle popolazioni? Chi é il responsabile di questo disastro?
Il Movimento 5 stelle lo ha chiesto ai Ministri dell’Ambiente Galletti e della Salute Lorenzin con una nuova interrogazione parlamentare a prima firma Sen. Enrico Cappelletti. E’ la terza interrogazione presentata dal M5S, rivolta alla tutela della salute dei cittadini residenti nelle zone coinvolte. E’ necessario eliminare il rischio che alimenti pesantemente contaminati da queste sostanze, finiscano sulle tavole dei cittadini. Questa gravissima situazione coinvolga oltre 350 mila veneti, residenti nelle province di Vicenza, Padova e Verona.
Una parte del terreno del Veneto centrale è imbevuto di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene; i risultati del monitoraggio della catena alimentare, confermano che, partendo dall’acqua, anche gli alimenti di consumo quotidiano sono stati contaminati. Grazie a due anni di pressioni del M5S qualcosa si sta muovendo. Ma sono ancora molti gli interrogativi da risolvere. Ad esempio, é efficace il sistema di monitoraggio? È stato avviato uno screening sanitario sulle popolazioni? Chi é il responsabile di questo disastro?
Il Movimento 5 stelle lo ha chiesto ai Ministri dell’Ambiente Galletti e della Salute Lorenzin con una nuova interrogazione parlamentare a prima firma Sen. Enrico Cappelletti. E’ la terza interrogazione presentata dal M5S, rivolta alla tutela della salute dei cittadini residenti nelle zone coinvolte. E’ necessario eliminare il rischio che alimenti pesantemente contaminati da queste sostanze, finiscano sulle tavole dei cittadini. Questa gravissima situazione coinvolga oltre 350 mila veneti, residenti nelle province di Vicenza, Padova e Verona.