L’«Acqua di Cologna»? È nel Fratta Gorzone
26.02.2015
L’«Acqua di Cologna»? È nel Fratta Gorzone
Oggi si parlerà in teatro dell’inquinamento da Pfas
Emergenza Pfas: dopo gli allarmi, le provocazioni. La già animata vicenda legata alla scoperta nelle acque del Colognese di sostanze di origine chimica, che normalmente vengono utilizzate per impermeabilizzare carta, stoffe e stoviglie, si accende ancora di più grazie all’iniziativa di un grafico padovano. Davide Boggian ha infatti posto in vendita su E-bay, uno dei portali Internet più conosciuti per mettere all’asta qualsiasi oggetto, bottiglie di «Acqua di Cologna».
Si tratta, come descrive nella sua offerta, di «acqua di fiume (il Fratta-Gorzone, ndr) dal profumo intenso e pungente, ricca di sostanze perfluoroalchiliche con strabilianti proprietà», che viene posta in vendita al prezzo di tre euro a bottiglia. Certo, l’immagine posta a corredo dell’offerta non fa molta gola: si tratta di un bicchiere pieno sin quasi all’orlo di un liquido nero, ma lo stesso Boggian non nega di aver voluto con questa inserzione attirare più attenzione possibile su un argomento di cui comunque si dibatte da tempo. E questo nonostante da quando è divenuta di dominio pubblico la contaminazione delle acque da Pfas, nell’estate del 2013, non siano stati ancora adottati provvedimenti normativi volti a stabilire il limite massimo di contaminanti che può contenere l’acqua destinata al consumo umano.
Fatto da cui discende che è sempre stata potabile, anche grazie alle iniziative adottate da chi gestisce il servizio idrico integrato che hanno permesso di filtrarla facendola rientrare nei parametri-obiettivo suggeriti dall’Istituto superiore di Sanità. «Ho voluto attirare l’interesse della gente su questo problema, che interessa il Basso Veronese come il Vicentino ed il Padovano e che va affrontato», afferma Boggian. Il quale annuncia che gli eventuali introiti derivanti dalla vendita dell’«Acqua di Cologna» saranno destinate ai comitati di cittadini che si occupano del problema. Intanto, stasera alle 20.30, nel Teatro Comunale, al tema dell’inquinamento delle falde acquifere da Pfas sarà dedicato un incontro organizzato da Legambiente e dall’associazione dei medici per l’ambiente Isde, con il patrocinio dei Comuni di Cologna e Pressana, dove sarà presentato uno studio epidemiologico sullo stato di salute delle popolazioni esposte all’inquinamento. Tra i relatori, Luigi Lazzaro, presidente regionale di Legambiente.
Si tratta, come descrive nella sua offerta, di «acqua di fiume (il Fratta-Gorzone, ndr) dal profumo intenso e pungente, ricca di sostanze perfluoroalchiliche con strabilianti proprietà», che viene posta in vendita al prezzo di tre euro a bottiglia. Certo, l’immagine posta a corredo dell’offerta non fa molta gola: si tratta di un bicchiere pieno sin quasi all’orlo di un liquido nero, ma lo stesso Boggian non nega di aver voluto con questa inserzione attirare più attenzione possibile su un argomento di cui comunque si dibatte da tempo. E questo nonostante da quando è divenuta di dominio pubblico la contaminazione delle acque da Pfas, nell’estate del 2013, non siano stati ancora adottati provvedimenti normativi volti a stabilire il limite massimo di contaminanti che può contenere l’acqua destinata al consumo umano.
Fatto da cui discende che è sempre stata potabile, anche grazie alle iniziative adottate da chi gestisce il servizio idrico integrato che hanno permesso di filtrarla facendola rientrare nei parametri-obiettivo suggeriti dall’Istituto superiore di Sanità. «Ho voluto attirare l’interesse della gente su questo problema, che interessa il Basso Veronese come il Vicentino ed il Padovano e che va affrontato», afferma Boggian. Il quale annuncia che gli eventuali introiti derivanti dalla vendita dell’«Acqua di Cologna» saranno destinate ai comitati di cittadini che si occupano del problema. Intanto, stasera alle 20.30, nel Teatro Comunale, al tema dell’inquinamento delle falde acquifere da Pfas sarà dedicato un incontro organizzato da Legambiente e dall’associazione dei medici per l’ambiente Isde, con il patrocinio dei Comuni di Cologna e Pressana, dove sarà presentato uno studio epidemiologico sullo stato di salute delle popolazioni esposte all’inquinamento. Tra i relatori, Luigi Lazzaro, presidente regionale di Legambiente.
Luca Fiorin