Quello che normalmente chiamiamo tale (fluoro o fluorina) è un composto di diversi tipi di fluoro. Alcuni sono naturali, trovati nella crosta terrestre e nelle nostre ossa e denti. Altri tipi sono prodotti di scarti chimici tossici.
Coloro che si schierano pro-fluoro dicono che è un minerale naturale che si trova nelle ossa e nei denti umani, quindi è cosa buona aggiungere fluoro sia nella dieta che in somministrazioni topiche: dovrebbe aiutare a rimineralizzare denti e ossa. Mistificazione!
La forma naturale del minerale “fluoro” che si trova in natura e nei denti e nelle ossa, si chiama APATITE .
Si trova in molte aree del mondo e si suddivide in 3 sottogruppi:
1) Fluorapatite (calcio fluoro-fosfato)
2) Chlorapatite (calcio cloro-fosfato)
3) Hydroxyl-apatite ( calcio fosfato base)
In bocca, c’è un equilibrio naturale tra il calcio fosfato, quando ce n’è di più arriva la demineralizzazione che si chiama “carie”, quando si formano cavità nei denti.
Ironia della sorte: il nome Apatite deriva dal grego “apate”= inganno. Il minerale originariamente ricevette questo nome, perché appare come molti altri minerali…
Quando il fluoro viene aggiunto all’acqua …NON è il minerale naturale che viene aggiunto, ma un composto chimico: il prodotto chimico di scarto tossico .
Fluoro (Dal latino fluor, “flusso”), elemento chimico di simbolo F e numero atomico 9; appartiene al gruppo VIIB (o 17) della tavola periodica ed è pertanto un alogeno. È stato scoperto nel 1771 dal chimico svedese Carl Wilhelm Scheele e isolato nel 1886 dal chimico francese Henri Moissan.
PROPRIETÀ E FONTI
Il fluoro è un gas a molecola biatomica, di colore giallo-verde, poco più pesante dell’aria; è tossico, corrosivo e di odore penetrante. Fonde a -219,61 °C, bolle a -188,13 °C; ha densità relativa 1,15 allo stato liquido e peso atomico 18,998. È il più elettronegativo degli elementi, di conseguenza reagisce facilmente con la maggior parte di questi, in particolare con i metalli; con azoto, cloro e ossigeno, la reattività è bassa, ma si possono formare indirettamente diversi composti.
Si trova in natura nei minerali fluorite, criolite e apatite; inoltre, sotto forma di fluoruri, si trova nelle acque, negli organismi vegetali, e nello scheletro e nei denti degli animali.
L’estrema reattività del fluoro gassoso ne rende complessa la preparazione. Industrialmente viene prodotto per elettrolisi di idrogenofluoruro di potassio (KHF2); il fluoro liquido viene poi ottenuto per condensazione.
COMPOSTI DEL FLUORO
Il fluoruro d’idrogeno gassoso, con formula HF o H2F2, viene preparato per riscaldamento del fluoruro di calcio con l’acido solforico. Il gas anidro viene disciolto in acqua distillata e usato industrialmente come soluzione di acido fluoridrico, un composto estremamente corrosivo con la proprietà di incidere e sciogliere il vetro. Un altro composto del fluoro, l’acido fluosilicico (acido esafluorosilicico), si combina con basi come l’idrossido di sodio e l’idrossido di potassio formando i fluosilicati.
USO IN COMMERCIO
Moltissimi composti del fluoro trovano applicazioni industriali. I fluosilicati, sali dell’anione [SiF6]2-, sono usati come antisettici e insetticidi; servono anche per rendere inattacabili i materiali da costruzione, per indurire gessi e opacizzare smalti.
A basse concentrazioni i fluoruri svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione dalla carie dentaria e sono quindi costituenti essenziali di dentifrici e collutori.
I clorofluoroidrocarburi (freon), liquidi e gas inodori e non tossici, vengono usati come propellenti nei prodotti spray e come fluidi refrigeranti. Nel 1974 alcuni scienziati hanno ipotizzato che questi composti, raggiunta la stratosfera, fossero responsabili della distruzione dello strato d’ozono che circonda la Terra. A seguito della conferma di questa ipotesi, dalla fine degli anni Ottanta la loro produzione è stata progressivamente ridotta.
Il teflon (PTFE, politetrafluoroetilene) è un materiale plastico fluorurato molto resistente all’attacco degli agenti chimici. Viene largamente impiegato nell’industria automobilistica e come rivestimento antiaderente negli utensili da cucina per ridurre l’impiego di grassi nella cottura.
Gli idrocarburi perfluorurati derivati dal petrolio sono utilizzati come oli lubrificanti molto stabili.
L’esafluoruro di uranio, unico composto volatile di questo elemento, viene impiegato nel processo di diffusione gassosa che porta alla separazione dei suoi isotopi e alla produzione del combustibile per le centrali nucleari.
DENTIFRICI, CHEWING GUM E ALTRI PRODOTTI
Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin).
Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali, oltre poi a ridurre la durata della vita e a danneggiare la struttura ossea.
I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:
Rischi al cervello
(NRC National Research Council), 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione. Ricordiamo che nei dentifricidi uso comune c’è una quantità di circa 1500 ppm.
Rischi per la ghiandola tiroidea
Il fluoro agisce come smembratore endocrino, sempre secondo NRC 0.01 – 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo.
Rischio per le ossa
Il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture, per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.
Rischio di cancro alle ossa
Studi su animali ed umani, inclusi gli ultimi studi dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni. A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati, va detto che purtroppo più della meta di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.
Rischi per pazienti sofferenti ai reni
Pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro, questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.
Danneggia la ghiandola pineale:
La maggiorparte del fluoruro che entra nel corpo non è facilmente eliminata, infatti tende ad accumularsi nelle ossa del corpo e nei denti. Recentemente, è stato scoperto che si accumula ancor più nella ghiandola pineale, situata al centro del cervello. Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce.
Cartesio la definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale).
Il fluoruro si accumula nelle ossa e le rende piu’ fragili e soggette a fratturarsi perché danneggia gli enzimi, in particolare quelli delle ossa, che contengono il 99% del fluoruro del corpo. Con gli enzimi danneggiati dal fluoruro e incapaci di produrre il collagene necessario a mantenere le ossa forti e in buona salute, esse divengono fragili e deboli.
Nel 1944 il Journal of American Dental Association scrisse che la fluorazione causa OSTEOPOROSI, GOZZO e malattie alla spina dorsale.
Nel 1990 uno studio confermo’ la correlazione tra fratture ossee e fluoro. La Cornell University scopri invece danni ai reni.
Mentre uno studio del 1978 dell’Universita’ di Yale scopri che bastava 1ppm di FLUORURO per diminuire resistenza e elasticita’ delle ossa.
Nel 1987 NCI americana (Istituto dei Tumori) stabiliva relazione tra cancro (osteocarcinoma) e fluoro nell’acqua potabile!
Mondo Sporco
© copyright riservati
Per una eventuale pubblicazione del presente articolo su altre pagine si prega di citare la nostra fonte . Grazie