Detox, una nuova rivoluzione industriale parte da Prato

Affrontare un problema alla radice è una bella sfida, ma quando ci si riesce la soluzione è molto più efficace. Per questo, negli ultimi mesi, abbiamo lavorato intensamente con il distretto di Prato e il risultato – che abbiamo presentato oggi durante una conferenza stampa a Milano – è un impegno  davvero unico nel suo genere.

Venti aziende tessili del distretto tessile di Prato, il più grande in Europa, che vanta una tradizione centenaria, si sono unite alla campagna Detox di Greenpeace. Queste aziende hanno già eliminato diversi gruppi di sostanze chimiche pericolose dai processi produttivi e sono pronte a fare di più.

Ma non sono sole. Confindustria Toscana Nord ha annunciato, attraverso la pubblicazione di un piano operativo, l’impegno a sostenerle nel percorso verso l’eliminazione di tutte le sostanze tossiche entro il 2020, investendo risorse umane ed economiche per registrare i progressi, garantire la trasparenza e garantire a tutti quei marchi della moda che producono a Prato, ma soprattutto a noi consumatori, dei prodotti liberi da sostanze tossiche.
Stiamo dando vita insieme a loro a una futura filiera produttiva completamente libera da sostanze tossiche come i PFC, composti tossici persistenti e bioaccumulanti, i ritardanti di fiamma bromurati e clorurati, composti organostannici e ammine associate a coloranti azoici che possono essere dannosi per il sistema riproduttivo umano e causare tumori.
Siamo molto colpiti dalla determinazione e dall’interesse delle aziende che hanno sottoscritto Detox.
Lo standard d’eccellenza adottato da Prato sarà il metro di giudizio su cui basarsi per valutare i futuri impegni del settore.  Quali scuse avranno, da oggi in poi, marchi della moda come Gucci, Prada o Armani per non impegnarsi alla totale trasparenza della filiera e garantire dei prodotti Detox? I loro stessi fornitori oggi hanno mostrato un livello di ambizione che sarebbe stato naturale aspettarsi da loro.
La nostra organizzazione viene spesso vista da diversi settori industriali come una “minoranza etica” da cui difendersi poiché perseguiamo obiettivi troppo diversi. Ma dopo soli cinque anni la campagna #Detox  ha portato 35 aziende e multinazionali – circa il 15 per cento della produzione globale di abbigliamento – alla decisione di produrre senza inquinare. L’impegno delle aziende pratesi, e il sostegno di Confidustria Toscana Nord, ci confermano che Detox può diventare uno standard per rivoluzionare (e ripulire) uno dei settori più inquinanti al mondo.
Chiara Campione, Senior Campaigner e Corporate Lead, Greenpeace Italia