Luciano Panato: L’amministratore unico di Acque del Chiampo Dottor Serafin, sarà in consiglio comunale di Arzignano il 22 0ttobre e il 27 ottobre in commissione ambiente del comune di Montecchio Maggiore. Convocazione richiesta dalle minoranze. Giustamente, Il dottor Serafin ricorda che il tema: trattamento e smaltimento fanghi dei due principali depuratori del distretto conciario è inserito nell’accordo di programma stipulato dal governo nazionale con vari enti territoriali nel 2005 e in scadenza nel dicembre del 2015. In vista dei due appuntamenti una rinfrescatina all’accordo di programma quadro per il disinquinamento del Fratta Gorzone non è male, anche se la lettura di tale atto ruberà un pò di tempo a chi avrà voglia di leggerlo e sopratutto studiarlo Ps: per leggerlo cliccare sulla parte in azzuro del comunicato di Arica ente gestore del tubo collettore:

consorzioarica.it
 Aggiungiamo questa parte di documento del Programma Quadro degli studi del distretto industriale del 2006 che mi sembra molto importante anche dopo quello che si è detto nella riunione della Cillsa  ( questo accordo in scadenza proprio fra due mesi circa è importantissimo anche per i cittadini di Cologna Veneta Piergiorgio Boscagin) – l’Accordo di
Programma Quadro
Studi sui distretti industriali – Aprile 2006
74
la riduzione, fino all’eliminazione, delle sostanze pericolose, in particolare del
cromo, nei cicli produttivi e negli scarichi;
b. la riduzione dei cloruri e dei solfati immessi nel corpo idrico, mediante sistemi di
rimozione alla fonte e di recupero;
c. il riutilizzo delle acque reflue depurate nel sistema industriale del distretto
conciario, per gli usi assentiti, con conseguente riduzione dei prelievi da falda;
d. il collettamento agli impianti di depurazione di tutti gli scarichi idrici civili ed
industriali;
e. la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti di depurazione del distretto
vicentino della concia, compresi eventuali trattamenti sul refluo del collettore;
f. la realizzazione di sistemi per il trattamento dei fanghi al fine di minimizzare lo
smaltimento in discarica;
g. la riduzione delle emissioni odorifere dagli impianti di depurazione;
h. la riduzione delle emissioni in atmosfera provenienti dal comparto produttivo;
i. il completamento del percorso di certificazione ambientale ISO 14001;
j. il Piano di Monitoraggio [… che prevede] di verificare gli effetti derivanti dagli
interventi previsti dal[l’]Accordo sulla qualità del corpo idrico superficiale, con
specifico riferimento all’attenuazione della presenza delle sostanze pericolose e alla
riduzione del contenuto di cloruri e solfati nei corpi idrici recettori degli scarichi finali”.
L’Accordo ha validità a partire dal 1° gennaio 2006 e prevede la realizzazione degli
obiettivi individuati entro il 31 dicembre del 2015. Le risorse finanziarie stanziate per il
raggiungimento degli obiettivi indicati nell’Accordo sono pari a 90 milioni di euro,
equamente suddivisi fra la Regione Veneto, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio, i gestori del servizio idrico integrato. L’accordo, secondo Anzolin,
presidente della sezione concia di Assindrustria, “consente al nostro settore di uscire
dalla logica dell’emergenza ambientale e di avviare una programmazione che
nell’arco di dieci anni permetterà importanti interventi a favore dello sviluppo
sostenibile e della certezza operativa”.
4.5.4 Il Consorzio Energia dell’Assindustria di Vicenza: Energindustria
Un’altra importante iniziativa che ha interessato le imprese del distretto e, più in
generale, le imprese vicentine riguarda la costituzione del Consorzio Energindustria
(D.Lgs. n. 79/1999), promosso dall’Associazione Industriali della Provincia con
l’obbiettivo di rafforzare il potere contrattuale delle imprese nei confronti degli
operatori del mercato. Più nel dettaglio il Consorzio ha il compito di stipulare contratti,
in nome e per conto delle proprie aziende consorziate, per la fornitura di energia
elettrica con i principali fornitori nazionali ed internazionali alle migliori condizioni
contrattuali ottenibili dal mercato.
A decorrere dal 1° gennaio 2000 il Consorzio ha iniziato ad operare con la qualifica di
Cliente idoneo, con consumi complessivi di circa 60 milioni di kWh ed aggregando
circa 170 imprese, con singoli consumi superiori a 1.000.000 kWh/anno. Le adesioni
al Consorzio sono aumentate con l’allargamento della liberalizzazione del mercato, a
partire dal 1° maggio 2003, con l’abbassamento della soglia di idoneità a 100.000
kWh di consumo annuo e nonostante fosse decaduto l’obbligo di adesione ai
Consorzi. Attualmente Energindustria è la prima realtà consortile italiana e aggrega
754 imprese (di queste 67 appartengono all’industria conciaria), che consumano
complessivamente 1,7 miliardi di kWh l’anno.
Dal 1° gennaio 2001 il Consorzio opera anche nel mercato del Gas naturale dopo la
liberalizzazione avvenuta con l’approvazione del decreto legislativo 164/00 (Decreto
Letta).
– il Consorzio
Energindustria