Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici «Fanghi,la scelta passa
Il 17 settembre c’è stato il convegno a Villa Da Porto di Montorso per presentare il Distretto della pelle.
( Di strano si può notare che era assente il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin e che non si è parlato di gassificare i fanghi. )
ARZIGNANO.Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici
«Fanghi,la scelta passa
per la sperimentazione»
Il “Distretto della Pelle” vuole dare
voce unica alla filiera della concia
Avviati tavoli di lavoro su i temi
ambiente, formazione e ricerca
Luisa Nicoli
Ricerca, ambiente, tecnologia,
comunicazione, innovazione,
giovani. Sono alcune
delle parole chiave fissate dal
“Distretto della Pelle”, che si
è presentato ieri ufficialmente
a villa Da Porto a Montorso
ad amministratori pubblici,
imprese, Acque del Chiampo,
Medio Chiampo e Arica.
Presenti anche gli assessori
regionali all’istruzione, formazione
e lavoro Elena Donazzan,
all’ambiente Gianpaolo
Bottacin e allo sviluppo
economico ed energia Roberto
Marcato, e i sindaci
dell’area tra i quali mancava
il primo cittadino di Arzignano,
Giorgio Gentilin. Un distretto,
costituitosi a gennaio,
che sta già lavorando sul
territorio e riunisce un centinaio
di imprenditori, con rappresentate
al suo interno le
associazioni di categoria.
Obiettivo del Distretto è dare
una voce unica alla filiera della
concia, che conta 500 imprese,
10 mila addetti e un fatturato
da 3 miliardi di euro.
In un dialogo-intervista con
il direttore de Il Giornale di
Vicenza, Ario Gervasutti, il
presidente del Distretto della
Pelle Paolo Gurisatti e capo
anche della Stazione Sperimentale
di Napoli, ha affrontato
diverse tematiche sottolineando
il momento di grande
cambiamento per il sistema e
la peculiarità di una filiera
costituita da una varietà di
imprese. «Perché – ha detto –
ci sono mercati talmente ingovernabili
che possono essere
affrontati solo da una comunità,
da una pluralità di
operatori. All’insegna della
flessibilità». «Il passato non
esiste più. Noi non siamo il
territorio discarica, ma il territorio
miniera, di crescita e
sviluppo» ha aggiunto Gianfranco
Dalle Mese, componente
del direttivo.
Diversi i tavoli di lavoro già
attivati. «Primo punto investire
nella formazione – ha
detto il presidente Paolo Gurisatti
–. Stiamo lavorando
con la Regione per il biennio
post diploma all’istituto Galilei.
Obiettivo da realizzare
nel 2016». «Noi siamo pronti
– ha ribadito l’assessore regionale
Elena Donazzan – a
sostenere il Distretto con percorsi
di formazione tecnica
superiore specialistica e una
filiera formativa che valorizza
il capitale umano e l’esperienza
imprenditoriale».
Tavoli di lavoro anche di ricerca
e innovazione, comunicazione
e confronto aperto
sulla depurazione. «Sul tema
trattamento fanghi – ha continuato
Gurisatti – dobbiamo
elaborare soluzioni diverse,
con il contributo di tutti e lavorando
con ponderazione:
tra le diverse ipotesi si procede
per sperimentazione, perché non abbiamo davanti
nessuno che ci indichi la strada.
Sui temi ambientali siamo di
fronte ad un cambiamento
epocale, verso un’economia
circolare a scarto zero o addirittura
che possa trovare valore
dagli scarti.Uno dei compiti
del Distretto è di fare ordine
a livello tecnico». «Portiamo
avanti un messaggio di
pelle pulita che rispetta
l’ambiente – ha precisato Rino
Mastrotto, presidente
ICT e vicepresidente Unic –
Un consiglio? Avere fiducia,
stare uniti e creareun obiettivo
uguale per tutti». «Quello
partito a Montorso è un segnale
positivo – ha detto il
consigliere regionale Stefano
Fracasso – di vitalità e di futuro,
che la politica ha il dovere
di ascoltare e sostenere».
nelle foto : Il pubblico a Villa Da Porto per la presentazione del distretto. e il direttore del GdV che intervista Giurisatti
( Di strano si può notare che era assente il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin e che non si è parlato di gassificare i fanghi. )
ARZIGNANO.Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici
«Fanghi,la scelta passa
per la sperimentazione»
Il “Distretto della Pelle” vuole dare
voce unica alla filiera della concia
Avviati tavoli di lavoro su i temi
ambiente, formazione e ricerca
Luisa Nicoli
Ricerca, ambiente, tecnologia,
comunicazione, innovazione,
giovani. Sono alcune
delle parole chiave fissate dal
“Distretto della Pelle”, che si
è presentato ieri ufficialmente
a villa Da Porto a Montorso
ad amministratori pubblici,
imprese, Acque del Chiampo,
Medio Chiampo e Arica.
Presenti anche gli assessori
regionali all’istruzione, formazione
e lavoro Elena Donazzan,
all’ambiente Gianpaolo
Bottacin e allo sviluppo
economico ed energia Roberto
Marcato, e i sindaci
dell’area tra i quali mancava
il primo cittadino di Arzignano,
Giorgio Gentilin. Un distretto,
costituitosi a gennaio,
che sta già lavorando sul
territorio e riunisce un centinaio
di imprenditori, con rappresentate
al suo interno le
associazioni di categoria.
Obiettivo del Distretto è dare
una voce unica alla filiera della
concia, che conta 500 imprese,
10 mila addetti e un fatturato
da 3 miliardi di euro.
In un dialogo-intervista con
il direttore de Il Giornale di
Vicenza, Ario Gervasutti, il
presidente del Distretto della
Pelle Paolo Gurisatti e capo
anche della Stazione Sperimentale
di Napoli, ha affrontato
diverse tematiche sottolineando
il momento di grande
cambiamento per il sistema e
la peculiarità di una filiera
costituita da una varietà di
imprese. «Perché – ha detto –
ci sono mercati talmente ingovernabili
che possono essere
affrontati solo da una comunità,
da una pluralità di
operatori. All’insegna della
flessibilità». «Il passato non
esiste più. Noi non siamo il
territorio discarica, ma il territorio
miniera, di crescita e
sviluppo» ha aggiunto Gianfranco
Dalle Mese, componente
del direttivo.
Diversi i tavoli di lavoro già
attivati. «Primo punto investire
nella formazione – ha
detto il presidente Paolo Gurisatti
–. Stiamo lavorando
con la Regione per il biennio
post diploma all’istituto Galilei.
Obiettivo da realizzare
nel 2016». «Noi siamo pronti
– ha ribadito l’assessore regionale
Elena Donazzan – a
sostenere il Distretto con percorsi
di formazione tecnica
superiore specialistica e una
filiera formativa che valorizza
il capitale umano e l’esperienza
imprenditoriale».
Tavoli di lavoro anche di ricerca
e innovazione, comunicazione
e confronto aperto
sulla depurazione. «Sul tema
trattamento fanghi – ha continuato
Gurisatti – dobbiamo
elaborare soluzioni diverse,
con il contributo di tutti e lavorando
con ponderazione:
tra le diverse ipotesi si procede
per sperimentazione, perché non abbiamo davanti
nessuno che ci indichi la strada.
Sui temi ambientali siamo di
fronte ad un cambiamento
epocale, verso un’economia
circolare a scarto zero o addirittura
che possa trovare valore
dagli scarti.Uno dei compiti
del Distretto è di fare ordine
a livello tecnico». «Portiamo
avanti un messaggio di
pelle pulita che rispetta
l’ambiente – ha precisato Rino
Mastrotto, presidente
ICT e vicepresidente Unic –
Un consiglio? Avere fiducia,
stare uniti e creareun obiettivo
uguale per tutti». «Quello
partito a Montorso è un segnale
positivo – ha detto il
consigliere regionale Stefano
Fracasso – di vitalità e di futuro,
che la politica ha il dovere
di ascoltare e sostenere».
nelle foto : Il pubblico a Villa Da Porto per la presentazione del distretto. e il direttore del GdV che intervista Giurisatti