I soldi del gassificatore destinati al “tubone”
I soldi del gassificatore destinati al “tubone”
Comuni e imprenditori vogliono dirottare i cinque milioni di euro dell’impianto al prolungamento del collettore fognario dei reflui
Dirottare i fondi stanziati per il gassificatore sul progetto del prolungamento del collettore fognario, il cosidetto “tubone” Arica che convoglia i reflui di cinque impianti di depurazione (Trissino, Montecchio, Arzignano, Montebello e Lonigo) nel Fratta-Gorzone. È stata questa la richiesta avanzata dalla sezione concia di Confindustria e da Acque del Chiampo, al sottosegretario all’ambiente Barbara Degani ieri in visita ad Arzignano.
Dopo aver visto da vicino le attività di depurazione delle acque, il sottosegretario, accompagnato dal consigliere regionale Costantino Toniolo, ha incontrato nella sede di Acque del Chiampo gli industriali del settore, le categorie economiche, i sindaci e le istituzioni del territorio. La discussione si è subito focalizzata sull’accordo di programma firmato tra ministero dell’Ambiente, Regione, enti locali e industriali. «L’accordo integrativo prevedeva la realizzazione di un impianto pilota per la gassificazione – ha spiegato l’amministratore unico di Acque del Chiampo, Alberto Serafin -.