Deliberazione della Giunta Regionale n. 1570 del 26 agosto 2014 Programma campionamento alimenti di produzione locale per ricerca di PFASs.
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Bur n. 89 del 12 settembre 2014
Note per la trasparenza |
Con il presente provvedimento si procede ad approvare il piano di campionamento degli alimenti in ordine alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche ( PFASs ) in conformità a quanto disposto con la Dgr n. 168 del 20.02.2014. Il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale. |
L’Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.
Con nota prot. n 10774 del 10.05.2013 il Ministero della Salute informava la Regione del Veneto della presenza di PFASs allegando la sintesi di uno studio, datato 25.03.2013, prodotto da CNR – Istituto di Ricerca sulle Acque nell’ambito di una specifica Convenzione tra MATTM e Irsa-CNR. Dal documento inviato non sono desumibili i metodi impiegati, i volumi di campionamento, la rappresentatività campionaria dello studio e le precise localizzazioni dei punti di prelievo, né i limiti di rilevabilità dei metodi applicati.
Quindi, a far data da una nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 29 maggio 2013, prot. n. 0037869/TRI, Divisione III, indirizzata ad una pluralità di soggetti pubblici delle amministrazioni centrali e periferiche veniva richiesto di “effettuare gli accertamenti necessari all’individuazione delle fonti di immissione delle sostanze perfluoro alchiliche e all’attivazione delle conseguenti iniziative di tutela delle acque”. Da ciò traeva l’avvio un fitto carteggio della Regione Veneto con tutte le Amministrazioni competenti allo scopo di individuare un percorso condiviso e coordinato di prevenzione e tutela.
In particolare, con nota prot. n. 280929 del 02.07.2013 la Regione del Veneto chiedeva all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute un parere sui rischi immediati per la popolazione, derivanti dalla presenza delle sostanze PFAS e il Ministero della Salute, con nota prot. n. 15565/DGPRE del 08.07.2013,comunicava alla Regione Veneto il parere dell’Istituto Superiore di Sanità del 7.06.2013, prot. n. 002264, da cui si evince la mancanza di un rischio immediato per la popolazione esposta. Tuttavia, si affermava che la situazione poteva comportare un rischio potenziale per la salute umana e dunque si consigliava l’adozione di misure di trattamento delle acque potabili per l’abbattimento delle sostanze perfluoroalchiliche e di prevenzione e controllo della filiera idrica sulla contaminazione delle acque destinate al consumo umano nei territori interessati.
La Regione, attivandosi tempestivamente per conformarsi alle indicazioni ricevute, ha così provveduto ad assicurate tutte le azioni specificatamente enumerate nella DGR n. 1490 del 12.08.2013, con la quale è stata altresì istituita la Commissione tecnica interdisciplinare costituita da rappresentanti della Regione e di altri Enti coinvolti, con lo scopo di valutare i diversi profili della questione e di formulare proposte alle Autorità competenti in ordine alle ulteriori azioni da adottare per la prevenzione e la tutela della salute pubblica nonché per gli aspetti ambientali.
Nel contempo la Regione ha costantemente garantito la puntuale trasmissione all’Istituto Superiore di Sanità, con cadenza settimanale, di tutti i dati raccolti in relazione alla campagna di monitoraggio immediatamente avviata.
In via cautelativa, comunque, ad agosto 2013 il servizio veterinario dell’ulss 6 ha effettuato su indicazione regionale due campionamenti di trote allevate in laghetti di pesca sportiva a Creazzo e Vicenza. I campioni sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità che ai primi di settembre ha trasmesso gli esiti , fornendo nel contempo “elementi di valutazione “, pur a fronte dell’asserita assenza di valori di riferimento per quanto riguarda i limiti di legge massimi ammissibili per le sostanze perfluoalchiliche in prodotti alimentari. Relativamente al campione a più alta concentrazione di PFOS, anche nel caso più conservativo di consumo di prodotti ittici da parte della popolazione a più elevata vulnerabilità ( bambini di 3 – 9 anni ), è stata stimata un’esposizione alimentare da filetto di trota pari a circa la metà dell’indice Tolerable Daily Intake proposto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), pari a 150 ng/kg peso corporeo
Ad oggi la normativa nazionale non ha ancora individuato parametri limite, né linee guida in ordine al gruppo di PFASs nelle acque e negli alimenti. In considerazione di ciò, il Ministero della Salute ha incaricato l’Istituto Superiore di Sanità di predisporre un documento tecnico sui livelli di riferimento provvisori che garantiscano la salute della popolazione, nelle more della definizione di valori di riferimento a livello sovranazionale.
In risposta ad una richiesta di ulteriore parere del Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, in data 16.01.2014, prot. n. 0001584 ha affermato innanzitutto che le concentrazioni di PFASs per le acque potabili nelle aree in questione “sono significativamente inferiori ai valori limite estrapolabili dalla TDI (Tollerable daily Intake) dell’Agenzia Europea per la Sicurezza alimentare (EFSA) e che i livelli forniti rappresentano un valore “provvisorio tossico logicamente accettabile”, contestualmente indicando livelli di performance (obiettivo) nei valori di seguito specificati: “PFOS ≤ 0,03 µg/litro; PFOA:≤ 0,5µg/litro; altri PFAS: ≤ 0,5 µg/litro. Infine il Ministero della Salute, con nota del Direttore Generale della Direzione Generale della Prevenzione prot. n. 2665-P-DGPRE del 29.01.2014, indirizzata alla Regione del Veneto, in relazione allo studio concernente le sostanze in oggetto, ha raccomandato l’applicazione di adeguate tecnologie di assorbimento e/o filtrazione, atte a garantire il rispetto dei suddetti livelli, attraverso anche membrane di provata efficienza per la rimozione di PFAS nella filiera di produzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano. In tale documento vengono indicati i livelli massimi tollerabili di assunzione giornaliera definiti da EFSA per gli alimenti.
L’Istituto Superiore di Sanità, nello studio datato 16.01.2014 , prot.1584, rilevata l’incertezza derivante dalla difficoltà di stimare correttamente il rischio connesso all’esposizione alimentare, evidenziava la necessità di avviare un programma di campionamento degli alimenti di produzione locale, e l’opportunità di estendere l’ambito delle azioni anche alle situazioni di utilizzo delle acque ad uso irriguo e per uso zootecnico nelle aree interessate dal fenomeno.
Con la deliberazione n. 168 del 20.02.2014, pubblica sul BUR n.30 del 18 marzo 2014, la Giunta regionale ha incaricato la Sezione veterinaria e sicurezza alimentare e la Sezione prevenzione e sanità pubblica della realizzazione di un Programma di campionamento degli alimenti di produzione locale.
Nel frattempo con nota del 4 marzo 2014 prot.95231 veniva richiesta all’ISS la definizione di procedure standard per il controllo di alimenti e tipologie di alimenti che per livello di contaminazione e/o di consumo potevano ritenersi prioritarie.
La Sezione Veterinaria e sicurezza alimentare e la Sezioni prevenzione e sanità pubblica procedevano quindi con la predisposizione di una bozza Programma di campionamento degli alimenti di produzione locale, anticipando la stessa all’Istituto Superiore di Sanità in data 1 aprile 2014.
Con nota prot 160388 dell’11 aprile 2014 il Settore Promozione e sviluppo e igiene e sanità pubblica regionale comunicava l’elenco dei 56 comuni interessati dall’inquinamento da PFASs delle province di Padova, Vicenza e Verona.
Con nota prot 163488 del 14 aprile è stato tra l’altro sollecitato al Ministero della salute Direttore generale per l’igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione del Ministero della salute l’individuazione di parametri di riferimento , ovvero livelli espositivi associati al consumo degli alimenti di produzione locale a garanzia della popolazione esposta.
Con nota prot 160669 dell’11 aprile 2014 le aziende ulss dell’area interessata e il Dipartimento ambiente regionale sono stati convocati ad una riunione per il 23 aprile al fine di una valutazione collegiale della bozza del programma di campionamento predisposto congiuntamente dalle Sezioni regionali incaricate.
A seguito della riferita riunione le aziende ulss coinvolte, n. 5-6-17-20 e 21, hanno condiviso il Programma di campionamento secondo le linee generali presentate dalle Sezioni Veterinaria e Sicurezza Alimentare e Prevenzione e Sanità Pubblica della Regione del Veneto ed è stata individuata l’ulss 6, in quanto capoluogo di provincia nel cui ambito territoriale si trova la fonte principale di inquinamento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
VISTO l’articolo 2, comma 2, lett a) della L.R. n. 54 del 31.12.2012;
VISTO il parere dell’Istituto Superiore di Sanità trasmesso con nota prot. n. 15565/DGPRE dell’8.07.2013 del Ministero della Salute;
VISTO il parere dell’Istituto Superiore di Sanità trasmesso con nota prot. n. 2565-P-DGPRE del 29.01.2014 del Ministero della Salute;
VISTA la Dgr n. 1490 del 12.08.2013;
VISTA la Dgr n. 2014 del 4.11.2013;
VISTA la Dgr n. 2611 del 30.12.2013;
VISTA la Dgr n. 168 del 20.02.2014.
2. Di prendere atto dell’elenco dei Comuni interessati dall’impatto da sostanze Pfas, allegato alla nota prot 160388 del 11 aprile del Settore Promozione e sviluppo e igiene e sanità pubblica, individuato a seguito della attività di monitoraggio delle acque potabili;
3. Di incaricare le aziende ulss n. 5-6-17-20 e 21 di procedere al Campionamento così come indicato nel programma di cui al punto 1) e l’Ulss 6, in quanto capoluogo di provincia nel cui ambito territoriale si trova la fonte principale di inquinamento, di garantire il coordinamento del programma come da indicazioni nell’allegato A;
4. Di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.