Dario Muraro 7 giugno Considerazioni dopo l’incontro in Regione con Coletto
Dopo ieri sento la necessità di condividere alcune considerazioni tentando di riassumere le impressioni su avvenimenti ai quali non sono abituato.
Non mi sono ancora abituato alla rabbia dei genitori che vedono avvicinarsi un pericolo per i propri figli, emerge un istinto atavico primordiale, una rabbia difensiva, la disponibilità a confrontarsi fino all’estremo sacrificio contro chi minaccia il nido. Tra queste mamme che indossano magliette con un messaggio drammatico emergono figure che emanano vibrazioni che hanno un effetto ipnotico su chi le ascolta, la ragione esprime semplici concetti ma basterebbero monosillabi per far capire la disperazione.
Non sono abituato a frequentare i palazzi del potere dove ti accolgono segretarie nevrotiche, arroganti solo perchè ” gli accordi non erano questi dovevate essere in sei e adesso vi presentate in sette”.
Non sono abituato ai giovani politici che ci accompagnano, gli schieramenti sono diversi e siedono tutti negli scranni dell’opposizione, sono amici, scambiano opinioni condividono strategie per accoglierci al meglio nel palazzo che loro sono abituati a frequentare. Mi sono sentito protetto. Grazie a Sonia a Manuel e a Cristina, continuate così continuate a proteggere i cittadini.
Non sono abituato a parlare con un Assessore Regionale alla sanità, l’assessorato più “ricco” della Regione. Ma prima voglio parlare di Filippo , il collaboratore della dottoressa Russo. Forse 30 anni, capelli corti , fisico robusto, un bel viso rotondo , occhi rotondi , grandi, da buono, le maniche della camicia arrotolate. I nostri occhi si incrociano spesso, non sostiene lo sguardo. La dott.sa Russo lo cita frequentemente come l’artefice delle fredde statistiche riguardanti i risultati delle analisi del sangue dei nostri figli. E’ in grado di far ballare i numeri di produrre grafici colorati dove inquietanti colonne svettano sul piattume delle aree non esposte. Chissà cosa pensava mentre ci ascoltava, chissà se in noi ha intravisto i suoi genitori chissà se tra i numeri, per un attimo, ha vistoil viso di suo fratello o di sua sorella. Gli scende ua goccia di sudore quando ammette che il software che analizza i dati raccolti aveva una falla.
Non sono abituato, ma non mi ha emozionato particolarmente parlare con Assessore e direttore sanitario Regionale, piccole promesse su temi che avevamo sostanzialmente proposto nel documento che abbiamo portato, il 95 % delle cose dette sono sempre quelle : siamo dalla vostra parte , siamo onesti, siamo qui, quando volete, i figli davanti a tutto. Alla fine noi consegnamo una lettera, che li per lì solo Filippo ha letto, e loro , dopo una breve consultazione ce ne consegnano un’altra. Vedremo.
Non mi abitierò mai a sentire che l’assessore alla Sanità non vuole proprio sentir parlare dell’assessore all’ambiente. Due confinanti che litigano sui confini , anzi probabilmente sono avvezzi a farsi dei dispetti. Questa cosa è molto pericolosa. Chiederemo di incontrarli in seduta plenaria.
Non sono abituato al nuovo lessico della Dott.ssa Russo, mai sentita, fino a ieri, esprimersi con termini come: contaminazione , disastro ambientale , plasmaferesi, scambio plasmatico, esiti patologici della contaminazione. Meglio tardi che mai. I tempi saranno molto lunghi e questo mi sconforta. Il lavoro scientifico sarà un importante capitolo sul loro curriculum una medaglia vinta a fine carriera , per la Russo, forse solo Filippo potrà parteciapre a nuovi giochi dopo aver partecipato a questi da gregario.
Non mi abituerò mai non ottenere risposte sulle fonti pulite,le vogliamo , le pretendiamo , vogliamo acqua con zero Pfas , vogliamo toglierci questo peso dallo stomaco. Caro Assessore Coletto noi non abbiamo perso il coraggio ma stiamo perdendo la pazienza.
Non mi sono ancora abituato alla rabbia dei genitori che vedono avvicinarsi un pericolo per i propri figli, emerge un istinto atavico primordiale, una rabbia difensiva, la disponibilità a confrontarsi fino all’estremo sacrificio contro chi minaccia il nido. Tra queste mamme che indossano magliette con un messaggio drammatico emergono figure che emanano vibrazioni che hanno un effetto ipnotico su chi le ascolta, la ragione esprime semplici concetti ma basterebbero monosillabi per far capire la disperazione.
Non sono abituato a frequentare i palazzi del potere dove ti accolgono segretarie nevrotiche, arroganti solo perchè ” gli accordi non erano questi dovevate essere in sei e adesso vi presentate in sette”.
Non sono abituato ai giovani politici che ci accompagnano, gli schieramenti sono diversi e siedono tutti negli scranni dell’opposizione, sono amici, scambiano opinioni condividono strategie per accoglierci al meglio nel palazzo che loro sono abituati a frequentare. Mi sono sentito protetto. Grazie a Sonia a Manuel e a Cristina, continuate così continuate a proteggere i cittadini.
Non sono abituato a parlare con un Assessore Regionale alla sanità, l’assessorato più “ricco” della Regione. Ma prima voglio parlare di Filippo , il collaboratore della dottoressa Russo. Forse 30 anni, capelli corti , fisico robusto, un bel viso rotondo , occhi rotondi , grandi, da buono, le maniche della camicia arrotolate. I nostri occhi si incrociano spesso, non sostiene lo sguardo. La dott.sa Russo lo cita frequentemente come l’artefice delle fredde statistiche riguardanti i risultati delle analisi del sangue dei nostri figli. E’ in grado di far ballare i numeri di produrre grafici colorati dove inquietanti colonne svettano sul piattume delle aree non esposte. Chissà cosa pensava mentre ci ascoltava, chissà se in noi ha intravisto i suoi genitori chissà se tra i numeri, per un attimo, ha vistoil viso di suo fratello o di sua sorella. Gli scende ua goccia di sudore quando ammette che il software che analizza i dati raccolti aveva una falla.
Non sono abituato, ma non mi ha emozionato particolarmente parlare con Assessore e direttore sanitario Regionale, piccole promesse su temi che avevamo sostanzialmente proposto nel documento che abbiamo portato, il 95 % delle cose dette sono sempre quelle : siamo dalla vostra parte , siamo onesti, siamo qui, quando volete, i figli davanti a tutto. Alla fine noi consegnamo una lettera, che li per lì solo Filippo ha letto, e loro , dopo una breve consultazione ce ne consegnano un’altra. Vedremo.
Non mi abitierò mai a sentire che l’assessore alla Sanità non vuole proprio sentir parlare dell’assessore all’ambiente. Due confinanti che litigano sui confini , anzi probabilmente sono avvezzi a farsi dei dispetti. Questa cosa è molto pericolosa. Chiederemo di incontrarli in seduta plenaria.
Non sono abituato al nuovo lessico della Dott.ssa Russo, mai sentita, fino a ieri, esprimersi con termini come: contaminazione , disastro ambientale , plasmaferesi, scambio plasmatico, esiti patologici della contaminazione. Meglio tardi che mai. I tempi saranno molto lunghi e questo mi sconforta. Il lavoro scientifico sarà un importante capitolo sul loro curriculum una medaglia vinta a fine carriera , per la Russo, forse solo Filippo potrà parteciapre a nuovi giochi dopo aver partecipato a questi da gregario.
Non mi abituerò mai non ottenere risposte sulle fonti pulite,le vogliamo , le pretendiamo , vogliamo acqua con zero Pfas , vogliamo toglierci questo peso dallo stomaco. Caro Assessore Coletto noi non abbiamo perso il coraggio ma stiamo perdendo la pazienza.