Il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas rilancia sull’inquinamento ad Arcole
Alla fine di giugno alcuni dati pubblicati dalla stampa locale sembravano scongiurare questo pericolo, ma una nota diffusa dal gruppo richiama l’attenzione sul problema e chiede al sindaco di pubblicare i dati reali
La Redazione
Alla fine di giugno la stampa locale riportava la notizia secondo la quale la concentrazione di Pfas nelle acque di Arcole sarebbe così bassa non provocare danni alla salute.
Il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas però in queste ore ha smentito tale teoria affermando che “se i valori riportati dall’articolo risultassero veritieri non ci sarebbe alcun motivo di ‘tirare un sospiro di sollievo’. Nel testo dell’articolo citato le concentrazioni di Pfas nei pozzi privati vengono espressi in microgrammi/litro (mg/l), che se trasformati in nanogrammi/litro (ng/l) porterebbero le concentrazioni nei pozzi monitorati tra un minimo di 13000 nanogrammi/litro di Pfas e un massimo di 296.000 nanogrammi/litro di Pfas. Una situazione da ‘togliere il fiato’.
Si ricorda infatti che i valori di performance attualmente vigenti anche per le acque dei pozzi privati sono espressi in nanogrammi/litro(ng/l), e precisamente: 500 ng/litro per i Pfoa, 30 ng/litro per i Pfos e 500 ng/litro totali per gli altri Pfas.
Invitiamo il sindaco di Arcole a rendere pubblici i dati sui pozzi privati e, se necessario, qualora i valori riportati dalla stamoa risultassero reali, all’adozione dei dovuti adempimenti per la salvaguardia della salute pubblica”.
Il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas però in queste ore ha smentito tale teoria affermando che “se i valori riportati dall’articolo risultassero veritieri non ci sarebbe alcun motivo di ‘tirare un sospiro di sollievo’. Nel testo dell’articolo citato le concentrazioni di Pfas nei pozzi privati vengono espressi in microgrammi/litro (mg/l), che se trasformati in nanogrammi/litro (ng/l) porterebbero le concentrazioni nei pozzi monitorati tra un minimo di 13000 nanogrammi/litro di Pfas e un massimo di 296.000 nanogrammi/litro di Pfas. Una situazione da ‘togliere il fiato’.
Si ricorda infatti che i valori di performance attualmente vigenti anche per le acque dei pozzi privati sono espressi in nanogrammi/litro(ng/l), e precisamente: 500 ng/litro per i Pfoa, 30 ng/litro per i Pfos e 500 ng/litro totali per gli altri Pfas.
Invitiamo il sindaco di Arcole a rendere pubblici i dati sui pozzi privati e, se necessario, qualora i valori riportati dalla stamoa risultassero reali, all’adozione dei dovuti adempimenti per la salvaguardia della salute pubblica”.
Stando a quanto affermato dal coordinamento, la situazione sarebbe meno rosea di quanto sembrava alla fine del mese scorso. Ora non resta che attendere la pubblicazione dei dati e la loro analisi.
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